Gordon Cole, al comando dell’ufficio regionale dell’Fbi, è il diretto superiore dell’agente Dale Cooper. Gordon Cole è David Lynch. Lynch è Gordon Cole. L’uno e l’altro sullo schermo e nella realtà sono legati esattamente così come Lil è legata a “I Segreti di Twin Peaks”. Ma chi è Lil? Andiamo con ordine. Avete appena acquistato o reperito in altro modo quella Serie Tv di cui tutti parlano, ricordando quanto erano belli gli anni ’90. Non ne potevate più di sentir parlare di ciambelle, Tibet, logge, caffè e gufi. Da quando poi anche il vostro vicino di casa ha iniziato a blaterare qualcosa tra sé e sé con fare compiaciuto, a proposito di una certa gomma che pare stia tornando di moda, la vostra vita è diventata un inferno. E così avete convinto un paio d’amici a guardare con voi Twin Peaks, e per qualche settimana vi siete dati appuntamento davanti ad una dannatamente buona tazza di caffè. Vi sono piaciute le atmosfere, le musiche, i dialoghi e soprattutto quei bizzarri personaggi. Vi siete innamorati di Audrey o dell’Agente Cooper, dipende dai vostri gusti. Ma anche tutti gli altri esercitano su di voi un fascino morboso, e ancora adesso, dopo aver visto tutta la serie, non riuscite a spiegarvi bene per quale motivo e vi sentite come se qualcuno vi stesse nascondendo qualcosa. Prima è stata solo una sensazione accennata, poi un sospetto sempre più forte, tanto che avete iniziato a pensarci in ogni momento. Cosa è che vi sfugge? A Twin Peaks un padre, preda di un demone, abusa di sua figlia da quando la bambina aveva dodici anni. Il demone vive in lui, dopo aver subito lui stesso, da bambino, abusi sessuali da parte di un vicino di casa. Tale demone, che viene percepito da chi lo guarda come un uomo con lunghi capelli unti e grigi e dice di chiamarsi Bob, potrebbe essere materialmente abitante di una realtà parallela, o metafora che allude al male che si annida come personalità alternativa, sviluppata in seguito a un trauma. Il male/padre della ragazza, la quale si sta lasciando a sua volta catturare da una forza oscura che la spinge all’autodistruzione, fra droga e prostituzione, arriva al punto di uccidere la figlia, pur di riuscire a possederla fino in fondo. L’Fbi, nella figura dell’agente Cooper, indaga nella cittadina di Twin Peaks per scoprire il misterioso omicida, e nell’indagine si lascia coinvolgere personalmente in una lotta contro quelle forze oscure, che infine si impadroniscono di lui, o meglio del suo “doppio debole”. C’è da augurarsi che abbiate seguito il suggerimento iniziale: non leggete questo blog se non avete ancora visto Twin Peaks. La trama narrativa e la trama metaforica scorrono parallele in una sequenza di eventi lineare e senza troppi misteri. Ma allora cosa è che continuate a chiedervi? Vi state chiedendo cosa altro c’è da sapere. Sappiate prima di tutto che era prevista una terza stagione, ma la cancellazione improvvisa del programma per calo drastico dell’audience, convinse Lynch a non produrre le nuove puntate. Se poi qualcuno vi ha già parlato di un film che potrebbe rispondere ad alcune delle vostre domande, che tuttavia ancora non siete riuscito a formulare, allora siete già a buon punto nella strada della perdizione verso il fanatismo. Fuoco Cammina Con Me narra i fatti precedenti all’uccisione di Laura Palmer, da un anno prima, con la morte di Teresa Banks, fino al giorno del ritrovamento della ragazza, scena con cui iniziava l’episodio pilota. Forse. Cioè “forse” narra i fatti precedenti. Fuoco Cammina Con Me forse è un prequel. Forse no. Ma se avete capito il commento appena espresso sulla possibilità che non sia un prequel, questo blog non vi serve. Addio, ci incontreremo a uno dei prossimi raduni a Snoqualmie. Per tutti gli altri, il giusto punto di partenza per capire Twin Peaks è Lil. O meglio, sono Gordon e Lil. Gordon Cole, al comando dell’ufficio regionale dell’FBI è uno che non ci sente. E’ inutile alzare al voce, lui continua a fraintendere quello che i suoi interlocutori gli dicono. Non è un problema di udito probabilmente, dal momento che davanti alla bellezza di Shelly, ci sente benissimo. La bellezza è verità. Davanti alla verità Gordon ci sente e non ha bisogno di parlare ad alta voce. In ogni altra situazione invece parla a volume altissimo, per farsi sentire forte e chiaro. Quando incontra l’agente Chet Desmond, commissionandogli il caso di Teresa Banks, ha per lui una sorpresa. Davanti a loro, al cospetto del giovane Stanley, si presenta Lil, una donna che marcia sul posto , in uno strano balletto, con una parrucca rosso fuoco, una rosa azzurra appuntata su un vestito scucito, con una mano in tasca, un’espressione contrariata e l’altra mano chiusa a pugno. Più avanti nella scena Desmond spiegherà a Stanley il significato di quello a cui avevano appena assistito. Il caso appena assegnato è uno dei casi rosa azzurra, unico dettaglio che non puo’ essere decifrato, in cui c’è qualcuno in prigione, ci sono elementi che riguardano droga, corruzione e ostacoli da parte delle autorità locali. Desmond dice di Cole: “Parla ad alta voce. E ama i codici”. David Lynch, quindi Gordon Cole, attraverso Twin Peaks parla ad alta voce, vuole farsi sentire forte e chiaro, ma siccome ama i codici, ha nascosto il vero significato della storia che sta raccontando in un insieme complesso di codici. Twin Peaks, Fuoco Cammina Con me, i Diari dell’Agente Cooper e il Diario di Laura Palmer, così come le scene tagliate e pubblicate poi in un collage nel 20014, sono un codice. In seguito al suo sogno, fatto nella seconda notte a Twin Peaks, Dale Cooper dice ad Harry: “E’ un lavoro facile: il mio sogno è un codice. Decifrato il codice, scoperto il mistero”. Non c’è molto altro da aggiungere. Nel prosieguo, poi tagliato, della scena in cui Desmond spiega a Stanley l’esistenza del codice, Stanley chiede cosa significa la cravatta di Gordon. Desmond risponde che quello non è un simbolo, ma dipende solo dal cattivo gusto di Gordon per le cravatte. Ogni singolo elemento sullo schermo e nello script, una parola, i numeri, un fotogramma di pochi secondi, ogni cosa è un elemento del codice che va decifrato. Ogni singolo elemento, tranne quelli che non sono elementi del codice. E’ un lavoro di anni. Quello di individuare i simboli. Decifrarli è un lavoro che non vedrà mai la fine, poichè, a parte i riferimenti culturali, storici, astrologici, di senso comune, eccetera, ci sono delle volte in cui non possiamo assolutamente sapere cosa significano alcune cose per David Lynch. Ed ecco spiegato il fascino di Twin Peaks. Sì, qualcuno ci sta nascondendo qualcosa, ma forse quel qualcosa, proprio non ci è dato sapere. Noi ci proveremo comunque. Buon viaggio, si parte.
Gordon ama i codici.
16+
Fra
Se non ti avessi letto prima di vedere le ultime puntate di TP3 non avrei avuto potuto vedere veramente.
Sicura Diane, di non essere Gordon?!?
FF
Complimenti! Hai addirittura anticipato alcune scene…