Saturno 1

Saturno

Una bella lampada mappamondo è sempre il regalo giusto. Quando ero ragazzina ne avevo una. Non smettevo mai di cercarci sopra sempre nuovi posti, immaginando che prima o poi avrei viaggiato fino a lì. Certo, se uno abita sul pianeta Terra avrà un mappamondo della Terra, se invece è residente su Saturno, gli servirà quella di Saturno. Costa un po’ di più per via degli anelli, ma vuoi mettere avere la possibilità di sapere sempre esattamente dove finisce lo strato gassoso, o dove sono i geyser più spettacolari, o ancora in che posizione questo mese si ha la vista migliore di Titano? E’ comodo anche perché consente di evitare quel noioso espediente del far volare le arance come ET, nel caso in cui si debba mostrare a qualcuno da dove si viene. Introduzione buffona terminata. Procedere grazie.

Vi lascerò prima di tutto godere di una delle immagini più belle che siano mai state scattate nello spazio.

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Sembra un disegno e invece si tratta di una fotografia scattata dalla sonda Cassini nel 2006, nel momento di massima copertura del Sole da parte di Saturno. Un’eclissi che mai potremo vedere dalla Terra. Saturno il paneta, il dio della mitologia greca, la divinità dei romani, il custode del tempo, severo in astrologia, diabolico nel culto dedicato alla sua adorazione. Come posso includere un solo aspetto nella trattazione di Saturno e allo stesso tempo includerlo nel codice di Lynchiano, così come in quello di Kubrick e di altri prima e dopo di loro, tra cui quello accennato da Nolan nel suo Interstellar? Avevo un mucchio di appunti sparsi presi durante la mia ricerca sull’argomento Saturno e per giorni li ho confrontati con i nastri di Dale. Il risultato è stato un po’ come quel gioco in cui bisogna unire i puntini, ma ancora una volta la soluzione è troppo ridicola per poterne parlare seriamente. Per questo chiedo a voi lo stesso sforzo che ho voluto fare io: fare finta per qualche minuto che tutte queste teorie della cospirazione non siano baggianate clamorose, come in effetti sono.

Ho riflettuto su una cosa: a proposito  dei fantasmi ad esempio, un’eventuale teoria relativa alla loro esistenza non dimostra l’esistenza di questi, ma l’esistenza di persone che vi credono! Quindi se anche per voi, come per me, è quantomeno ridicolo credere in: un gruppo di persone che manipolano e dominano l’umanità terrestre in quanto a  conoscenza di segreti comunicati da entità superiori provenienti da Saturno, attraverso porte dimensionali accessibili con l’adorazione del sole nero, malefico, demonio, bestia, caprone (insomma chiamatelo con uno dei cento nomi che pare abbia ma non costringetemi a scriverli), dicevo se è ridicolo credere che questo sia possibile, crediate almeno nel fatto che c’è gente che ci crede. Non avrei trovato materiale sull’argomento se così non fosse.
“Siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni”, diceva un noto adoratore del culto di Saturno. Sì, va be’, ma che materia è? Aspetta Maggiore Briggs,  non rispondere, voglio prima farti notare una cosa: le emissioni sonore del pianeta Saturno somigliano in modo assai curioso alla musica presente nel classico ” Il Pianeta Proibito”, film di fantascienza notoriamente ispirato a “La Tempesta”, da cui sopra la frase a proposito dei sogni.

Emissioni di Saturno captate dalla sonda Cassini:

Louis Bebe Barron – Ancient Krell Music from Forbidden-Planet

Il fatto che nel  posto da cui provengono le strane creature che abitano le logge ci sia sempre musica nell’aria potrebbe farvi sorridere. Mi sono iscritta  a Fisica per aiutare Dale a uscire dalla Loggia, ma i miei studi sono ancora troppo lunghi a venire perché io possa ipotizzare trasformazioni della materia, dello spazio e del tempo nei viaggi interdimensionali o nei sogni, però voglio partire da qualcosa di più abbordabile: lì dove dimora un dilemma scientifico, fioriscono certezze religiose. In entrambi i casi è richiesta la conoscenza di un codice per l’utilizzo corretto dei simboli, ma la forza emozionale di quelli religiosi è di gran lunga superiore. Tentazione irresistibile per il cinema o la musica. Amore e paura aprono le porte delle Logge, ma aprono anche quelle del portafoglio quando si va a vedere un film o acquistare un disco. Inoltre, per tornare al noioso argomento dell’elite che manipola le povere menti umane, cinema e musica pare siano i mezzi prescelti. Ecco quindi Saturno nel suo splendore enigmatico ridotto in una manciata di simboli:
1 – Un occhio. Sia per la forma intera con gli anelli sia per il vortice individuato da Cassini sulla sua superficie.Ma dai? Ma guarda tu la coincidenza alle volte. Pare proprio l’occhio solo, quello che tutto vede. Che poi magari è anche il terzo occhio eh, quello della mente, la ghiandola pineale insomma, che dicono sia una porta per raggiungere un altro stato di coscienza. Ah sì, poi certo pare che questa cosa dell’occhio sia anche legata all’appartenenza a quella famosa elite.

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halMi è venuto in mente l’occhio di Hal 9000. A proposito, in A Space Odissey, il testo originale prevedeva che il segnale del monolito conducesse David su Saturno e non su Giove. Per chi avesse perso l’articolo sul codice Shining  sempre per restare in tema del maestro Stanley Kubrick, consiglio di seguire i link. E poi magari tornare qui per passare al prossimo simbolo del nostro simpatico Saturno.

2 – Un cubo nero. Sul polo nord del pianeta è stato individuato un vortice di correnti dai contorni ben definiti e di forma esagonale. Il numero di Saturno è il sei. Come i lati di un cubo. Non è solo questo il motivo per cui il suo numero simbolo è il sei, ma non starò qui a parlare di numeri a tre cifre in cui ogni cifra è il sei.

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Schermata 2015-07-13 alle 15.22.32Curioso però che tale simbologia, il cubo nero, sia riproposta in numerosi monumenti sparsi per il mondo e che faccia ricordare il film del ’68  che valse a Kubrick un ingaggio per girare l’allunaggio. Il monolito, proprio lui. Quello che cambia le cose, invia messaggi, guida nel viaggio oltre ” le colonne d’Ercole” ed è lì, presente nel monto in cui David comprende la quinta dimensione e partecipa alla nascita del bambino stellare. Mah. Non so se tutto questo piacerebbe a Dale. Però magari gli ricorderebbe il cubo, stavolta blu, all’interno del quale si perde l’anima di Rita, o Betty, dopo l’incidente a Mullholland Drive. Schermata 2015-07-13 alle 15.37.05

 

 

 

 

4 – Il sigillo di Saturno. Questo vi piacerà. Eccolo

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Vi ricorda qualcosa? Non possiamo dire che sia simile al sigillo sull’anello che da Teresa Banks è passato a Laura e che per quanto ne sappiamo ora è nelle mani dell’infermiera che si prendeva cura di Annie dopo la sua uscita dalla Loggia, però se proprio Gordon avesse voluto insinuare qualcosa non avrebbe mai usato quello stesso simbolo, no?

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Tali osservazioni non portano certo a conclusioni definitive, né a ipotesi scientificamente formulabili. Sono osservazioni e basta. Ma l’argomento si è mostrato per me particolarmente affascinante, non posso evitare di farvi notare un’ultima rappresentazione cinematografica del pianeta misterioso, quella presente in quel capolavoro che il nostro Gordon deve aver in qualche modo ispirato a Christopher Nolan: Interstellar.

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Di questo film si è detto molto, e lungamente è stato criticato per le presunte inesattezze scientifiche presenti. Io non ho ancora completato i miei studi di Fisica e sono solo una segretaria in cerca del suo capo disperso, ma ho trovato magnifico l’intento, più che i dettagli. Per anni e anni ci siamo chiesti dove o quando David si trovasse dopo aver superato le “colonne d’Ercole”. Abbagliati dalla sequenza dei colori durante la sua discesa verso Giove (che ricordiamo doveva essere Saturno), ci è sembrato meno importante trovare una risposta alla domanda «Cosa stiamo guardando?» piuttosto che guardarla e basta. E, comprendendone la similitudine nel sogno di Dale, abbiamo lasciato a Gordon la stessa libertà di non dare risposte, guardando Dale attraversare la porta tra i sicomori. Non così Nolan. Lui no, lui non ha resistito più, e avendo più mezzi di noi, dopo aver dato al suo “David” il nome “Cooper”, ha deciso, di realizzare “lo spiegone” di A Space Odyssey e Twin Peaks, tutto in un film.

Ma lasciando a ciascuno di noi, essere quadridimesionali, la possibilità di immaginare cosa il tesserratto pentadimesionale  sia in realtà, non si lascia sfuggire la possibilità di sottolineare un dettaglio non da poco: la quinta dimensione è lì, a portata di mano, subito dopo il warmhole che si trova nei pressi di Saturno.

Un po’ come il bagno è sempre in fondo a destra.

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